venerdì 4 aprile 2014

C'era una volta...

C’era una volta una persona,

una persona bella, di quella bellezza interiore difficile da descrivere. Con occhi grandi che descrivevano e raccontavano il suo passato, così ricco, pregno e importante.

Questa persona si sentiva libera, libera di sorridere, senza vergognarsi di essere felice. La libertà è così, rimane silenziosa, nessuno ci fa’ caso, finché non si perde.

Un giorno questa persona ne incontrò un’altra, pensava la potesse completare, pensava fosse una persona speciale che avrebbe fatto di tutto per continuarla a vedere così libera e felice.

Passavano, i giorni, i mesi e gli anni, alla frivolezza dei primi momenti si avvicendavano gli impegni, quelli seri che riempiono le vite delle coppie mature.

Quelle due persone cominciavano a conoscersi meglio, solo nei momenti più intensi puoi capire la vera personalità di una persona, promesse a parte.

Quella persona dagli occhi grandi cominciò a circondarsi da tristezza e preoccupazioni; e ciò non dipendeva dalle difficoltà che la vita le stava mettendo davanti, ne ha passate talmente tante che quasi nulla la può davvero turbare, quello che davvero la faceva sentire triste era la paura di essere felice.

Quando era felice, veniva attaccata, giudicata, massacrata dentro fino a marcire, così imparò a non mostrare più quella felicità che brillava dagli occhi, quella che la rendeva bella.

Un fiore stupendo va lasciato in un prato verde a brillare, se lo raccogli per portarlo con te lo farai appassire e morire.

Questa è una favola dal finale incerto, né i personaggi, né lo scrittore riescono ad immaginarlo, forse perché un finale non c’è.

Quella stella vorrebbe tanto continuare a brillare senza che quella luce venga spenta, nessuno ha il diritto di farlo, perlopiù la persona che dovrebbe  amarla.

Invidia e amore non possono essere amici, bisogna capire da che parte stare.

Me




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